ni SIGISMONDO CAVALLI. 1570. 103 maudola spagnuoli come propria , vi anderiano con miglior animo, e forse, oltra l’obbligo, si delibereriano d’assaltar da sè soli per qualche altra parte l’inimico ; il che riusciria di quel gran beneficio che le SS. VV. II. posson considerare. Ma se resteranno nel pensiero che basti a loro tenersi la guerra lontana con la lega , dubito che, oltra essa , poco altro da loro siano per fare ; onde se a questa tepide/za s’ aggiungerà il lungo e tardo procedere di quella corte , dubito che vi sarà da fare assai per aver le provvisioni in tempo, come fu nel soccorso di Malta, dove se le cose passaron bene, fu più per fortuna che per molta prudenza. E se nella guerra di Granata le provvisioni fossero state per tempo e preste , con assai manco spesa e danno sariano stati acquietati quei rumori. Pertanto sarà sommamente necessario , come di sopra dissi, far che si cominci presto a sollecitar queste provvisioni, e batter sempre in esse. E saria gran beneficio il poter far quello che mi disse il duca di Savoia , ragionando io seco sopra di tal proposito, perchè Sua Altezza fa ancor lei difficoltà grande sopra di ciò. Il quale considerando che , oltra quanto ad ognuno de’ collegati biso-' gnerà al primo tratto, sarà necessario anco ogni giorno somministrar al campo e all’armata nuovi soldati in luogo di quelli che per malattia o nelle fazioni moriranno, palle di artiglieria, polvere, viveri, e mille altre cose (che lui che l’ha provato lo sa molto bene ), se si vorrà sopra ognuna spedir in Spagna e aspettar risposta, si consumeranno tutte le entrate in questa pratica ; però dice lui che saria benissimo far un commissario generale, persona di riputazione, il quale da sè avesse autorità di provveder all’esercito e all’armata quanto facesse di bisogno, pigliando la roba in qualsivoglia stato dei principi confederati a giusto e ragionevole prezzo ; e che per ciò si dovria fare un deposito per porzione, avanti tratto, di qualche somma di danaro per supplir a questo. E mi disse Sua Altezza che lei aveva avuto sempre molto più fatica e pensiero in provveder all’esercito quando governava in Fiandra , che in trattar la guerra stando in campo quando la regina Maria vi provvedeva. Parerà forse a Vostra Serenità cosa nuova questa del Relazioni Venute. 25