120 di anni in circa quattordici: il papa vuol Tarlo cardinale. Presso Fiorenza vi è anche una Gglia legittima del magnifico Piero, nominata Caterina, la quale ha la metà della facoltà dei Medici; e per conto della madri* che fu francese, duchessa di Nemour, ha un’entrata di 15,000 ducati all' anno; ma non li gode per cagione di queste guerre: l'altra metà della facoltà era di papa Leone, che la lasciò a questo pontefice, della quale può fare ciò che gli piace; e si dice che vorria far nozze tra la suddetta e il signore Ippolito, che è suo germano, e dispensarli, e lasciar loro questa metà della facoltà, sì che non esca dalla casa Medici; tuttavia siccome si trattò anche nuovamente di dare la detta donna al figliuolo del duca di Ferrara, l'oratore dice di non sapere come vadan le cose. Papa Clemente si può dire signore assoluto di Fiorenza, e governa quello stato come gli pare e piace; ed a questo proposito l'oratore toccò il modo di governo di Fiorenza (1). Era prima un consiglio grande, di forse millecinquecento, computati gli artigiani, e facevano un gonfaloniere perpetuo, che fu Pier Soderini: poi, entrati i Medici in Fiorenza, il cardinal Giovanni, poi papa Leone, mutò il modo di governo, ed a voce elesse cinquanta cittadini dei primi della sua fazione, poi ne aggiunse venti; e questo papa ne ha aggiunti trenta, sì che sono cento al consiglio: il quale consiglio elesse venti accoppiatori, li quali tra loro elessero la Signoria, che sono in numero di.....per due mesi; arerà li inni allorché fa mandalo a Firenze e dichiaralo abile agli oIDcii •Iella Repubblica. Alettandro era credalo piuttosto figliuolo di Lorenzo duca d' Urbino o di Clemente, che di Piero dei Medici. Egli direnne dora di Firenze nel IMI. Di etto • d'Ippolito a tremo occaMoae di parlare io teguilo. Caterina, Uglia legittima non di Piero, ma di Lorenzo de' Medici duca <•' Urbino, fa poi «potala nel IU) ad Enrico Bgtio di Franc«*co I re di Francia. (I) Del gorcroo di Firenze ebbe il Fotcari occauone di parlare pia largamente un anno e mezzo dopo. etaeodori «lato ambatcialore per la Repul» Mira di Venezia dai W di gennaio IjM ai primi di marzo li**. (Vedine la relazione annoiala dal Sig Alberi nel Voi I, Sene II, delle Relazioni degli Ao^Mtculori Veneti. Firenze IMS.) Voi. ni. ir