42 e mandò a dimandare ¡1 papa che volesse esser con lui, e se era contento che venisse. L’orator nostro aveva commissione di persuadere il papa ad essere col Cristianissimo e colla Signoria nostra : nel che molto si affaticò, ma nulla gli valse. Al papa non piaceva tale venuta, e per via del Tricarico (1), suo oratore, buttò questa profferta al re: che saria bene torre di mano degli Spagnuoli il Reame di Napoli , e darlo al magnifico Giuliano suo fratello, duca di Nemours, che morì, ed era dabbene. E sopra questo si affaticò assai, perchè il papa non si contentava che il fratello fosse duca, ma lo volea far re di Napoli. Il Cristianissimo gli avria dato il principato di Taranto, e altre terre, ma il papa non volle; e sopra questo vennero diversi oratori al papa. Monsignor di Soglier e di. . . e di Boisi, e il papa diceva: quando il re voglia far questo accordo, saremo con Sua Maestà : e si stette sopra queste pratichi’ Il Cristianissimo, avendo la promessa che il papa non gli saria contra, deliberò di venir potente, e così venne; e il papa subito si legò coll’ imperatore, col re cattolico, col re d’Inghilterra e cogli Svizzeri ; e così si mostrò apertamente; che prima pareva volesse esser francese c con la Signoria nostra. E mandò oratori , il vescovo di Veruli (2) per muover li Svizzeri , e all’ imperatore , Marco Egidio dell’ ordine degli Eremitani (3). Il quale andò con cinque frati del suo ordine vestiti di negro, sotto specie di muovere l'imperatore a far spedizione contro gli infedeli. E quando I’ imperatore lo vide, gli disse : pater, ad quid venisti? male fediti. Credo quod venisti ad faciendum exequias meas ; et (I) Lodovico Canossa . vescovo di Tricarico, poi di Bayeux. Si vede che I’ ambasciator veneto era mollo bene informato degli ambiziosi disegni <1* papa Leone, dei quali noi abbiamo presentate al pubblico prove irrefraff»-bili nei documenti inseriti nell'Appendice deli Archivio Storico, Tomo I. pag. 193 e seg. y (i) Ennio Filonardo , vescovo di Veroli, fallo poi cardinale. quasi decrepito. da Paolo IH. (.1) Marco Egidio, viterbese, promosso al cardinalato nel 1517.