LIBRO Q_U I N T O. 197 mille Mainotti collocati in fiti opportuni de i Monti', prefe- 1686 ro a quella volta la marchia j ma il Serafchiere intefo l’arrivo del Capitan Generale, e dell’ Armata , mentre i noilri nello fpuntar dell’alba fi avvicinavano alle trinciere, le ha-vea di qualche hora prima abbandonate , datofi alla fuga, nella quale reilò infeguito da i Mainotti , che al pari de i Turchi agili prefero la congiuntura d’incalzarli. S’acquiflò il Cannone al numero di fei pezzi di bronzo, tra quelli due colubrine da 30. che gettate da i Turchi in una valle molto profonda furono con gran fatica levate dalle Ciurme delle Galere di Girolamo Garzoni Proveditor del]’Armata, e di Barbón Bragadino Governatore de i Condennati. Afficurata la Maina fi riduiTc il Capitan Generale a Gliminò fopra 1* Ifola di Leucada , ove fece l’unione di tutte le forze così ÜHÍent da mare, come da terra. Ivi pure comparvero le Galere Mal- mi* /v«*-tefi fotto il Generale Fra Giufeppe d'Herbeilein gran Prio- iZZr'*-re d’ Ungheria con mille Soldati di sbarco fotto il Signor di Meifentin Generale da terra ; e le Pontificie guidate dal Cavaliere Fra Camillo Ferretti con 450. Fanti fotto il Capitan Orfelli, e con la folita fubordinatione al Generale di Malta . Unita la Confulta r efaminate varie popofitioni fù con-clufo feguitare l’imprefe di Morea,. portando l’attacco a Na-varin, ò vero a Modo«, fecondo che fuife conofciuto più opportuno fui fatto. Fù fpedito in Arcipelago un Corpo di tredeci Navi da Guerra con due Brullotti per inquietar a’ Nemici la navigatione, & il commercio di Coftantinopoli, & infeguvr il Capitan Bafsà , quando fi portaffe nel Golfo di Romania per foccorrer le Piazze invafe * Ufcita dal Porto tutta 1’ Armata li accollò alli Cartelli di Lepanto con oggetto di tirar a quella parte l’inimico, per obligarlo poi con marchia frettolofa, ¿c incommoda a retrocedere, dove fi ha-veffe a fcaricare il colpo. Fattofi per poco veder a quelle rive , profeguì con follecito camino al Prodano, e fenza attendere le Galeazze non cosi pronte al moto, s’ effettuò fotto Navarino lo sbarco prima, che il Nemico foife in tempo di Attaec0 contrallarlo. Confiilevano le genti Venete comprefe le Aufi- dixayar¡» liarie in nove mille Fanti, e mille Cavalli, e negl’ Hofpita- Jw/t/y * li del Zance languivano più di millecinquecento ammalati . fiiura' Dif- \