i:>7 Fu in questo giorno fatta risposta per parte di tutti li Savi al predetto oratore ; lodandolo prima del buono of-licio che aveva fatto col pontefice nella materia di Ravenna e Cervia ; dipoi gli mandarono li capitoli che del mille cinquecento ventitré si trattarono in Spagna, per istruzione sua : oltrediciò lo avvisarono, che, se dai Cesarei fosse ricercato che nella pace si nominasse Ferdinando fratello dell' imperatore, dovesse assentire ; e se non gli fosse detto altro, non ne parlasse e avvisasse del successo. AHI due di novembre si ebbe di Cremona dall’ oratore Venier. come in l'arma era giunto l'imperatore e I' ammiraglio di Francia (1) ; la corte del quale era parsa a lutti più onorevole e di maggior pompa di quella dell' imperatore ; sì per la compagnia eh’ era superbamente vestita, come eziandio per lo splendido e magnifico modo di vivere che nella corte teneva : che l'imperatore aveva fatto intendere al pontefice che, con buona licenza di Sua Santità, voleva passare per Modena e Reggio : che lungamente era stato coi consiglieri, parte dei quali esortavano Sua Maestà al-I' accordo con tutta Italia, parte alle armi ; tra questi era Antonio da Leva, al quale pareva che l'imperatore inclinasse. Si ha non solo per la via di Bologna dall' orator nostro appresso il pontefice, ma per quella della Patria (2) dal luogotenente messer Marcantonio Contarioi, e da Bas-sano dal rettore messer Alvise Salomon , e da Veggia dal rettore: come il Signor turco si era ritirato dall' impresa di Vienna, dopo tredici assalti; che infine era stato ribattuto ed aveva perso assai delle sue genti, cioè quindicimila, come si divulgava ; e che in Vienna erano morti circa ottomila uomini ; ma che li restati vivi davano grande spe- (I) Filippo Cbabot, cono«:iato sotto il nome di Ammiraglio di Brion , mandato allora dal re di Francia in Italia per far ratificare da Carlo V il trattato di Cambra!, conchiuso ai 5 di agosto dell'anno medesimo 14*S. {>) Il Frinii, che i Veneziani chiamavano patria del Friuli, o Patria semplicemente.