1685 / Soliman ejjuntc alla fatica di Primo Vì-*>. 192 DELL’ HISTORIA VENETA fuga dell’ Efcrcito fotto Strigonia, e la caduta di Najafel. All’avvifo entrò in furore, e proruppe in minaccic contro la fua vita, addogandogli la cagione de i difaftri per efTcrd tenuto lontano dall’Armata . Prima, che principiarte la Campagna fu nelle Confulte proporta 1’ andata del Vifire al Campo : ma egli, che aborriva lafciar la Corte, e con la fua af-fenza aperto l’adito all' infidie degl’emuli, fi affaticò con varie arti per fottrarfene. Fù fuffragato anco dall’opinione del Muftì feco unito d’intereifi, il quale confiderò al Gran Signore , eh’ effendo rtato deliberato di maneggiare per hora la Guerra per la fola difeia, & attender il benefitio del tempo, non era decoro dell’imperio, che il fuo primo Miniftro fi trovaife prefente all’ Efercito, fc non quando doveano in-traprenderfi attioni gloriofe. Quefti nuovi accidenti fecero però crollare la fua fortuna, anco per altro debole per la poca ftima in che era tenuto, onde rivocato Soliman dalle frontiere di Polonia, fù prima eletto fuo Caimecan, e poco doppo chiamato dal comune applaufo, fù fortituito in fua vece al fupremo minifterio. Al deporto, fecondo quel barbaro coftume, fù fpogliata la Cafa, & il fuo molto contante entrò nel teforo regio ; ne alla perdita delle fortnne, fù molto lontana quella della vita , poiché trafportato prima in Rodi , doppo eflervi per qualche tempo dimorato in flato abietto, reitò fagrifìcato alla gelofia del fuccelfore, che volle aflicuraFÌi , fui dubbio che poteffe un giorno ri-forgere. Entrò Soliman al governo con fama di prudenza . Publicò defiderio di pace , & infinuò al Gran Signore la demolitone di Kaminiez per feparar i Polacchi dalla Lega : ma non vi attenti il Rè, aborrendo perdere una Piazza caduta nell’ Imperio fotto i fuoi aufpicii . Con il mezzo delle Nayi Francefi, &"lnglefi riparò alla fame di Co-flantinopoli j e quefte Nationi avide del guadagno fi refero in tutto il corfo di quefta Guerra molto utili a’Turchi, provedendoli di tutto il necertario per il vivere, feortan-do le loro Caravane , e trafportando le Militie da pae-fi lontani al luogo del biiogno. Portò il Senato i fuoi reclami alle Corti de i Prenci pi, folleggiati anco dagl’officii de i Nuntii del Pontefice. Ma il Rè d’Inghilterra fi dichiarò inha-