373 quell«! elezione. Diceva Sua Signoria Reverendissima, che voleva ingredi per oslium et non per fenestram. Segui poi quello che si sa, che fu eletto, dopo tanti giorni, Giulio II. Per questa via d’ adorazione Sono stati fatti li due ultimi pontefici, Marcello II. e Paolo IV. Marcello con universale consenso di tutti ; il presente pontefice, con divisione e quasi scisma tra’cardinali ; perchè diciassette si erano ritirati col reverendissimo Puteo , ed esso con il resto nella cappella, ove sogliono ridursi i pontefici da poi che sono stali eletti (1). Ho adunque oggi da parlare d’un principe non ereditario , ma per elezione, non di una moltitudine concitata nè di alcuni pochi, ma di un numero determinalo, come sono li cardinali ; di uno, non come gli altri principi eletti capi di alcune nazioni e d’ alcuni siati, ma di uno che, poco inanzi privato, si fa padrone non solameutc dello stato, che ha la Chiesa, siccome fusse principe naturale ed ereditario; ma , come pontefice e vicario di Cristo , diventa capo di tutta la cristianità. E però si può considerare in due modi: e come principe con lo stato che ha, e come pontefice con l'autorità. Nel primo modo, lo ritrovo padrone di Roma, della Campagna, del Patrimonio, del ducato di Spolcli, della Marca , e della Romagna ; ed è anco sottoposta alla Chiesa la nobilissima città di Bologna, la città di Benevento, 30 miglia lontana da Napoli, la città d’Avignone in Francia. Con quai titoli veramente siano possedute dai pontefici queste città, saria lungo ed inutile a commemorare; non scrivendo io ora istoria, ed essendo di queste cose pieni i libri. Roma, Serenissimo Principe, siccome già crebbe con Tarmi, e in seicento anni si fece padrona del mondo, avon- (I) Del Puico avremo occasione di parlare più innanzi. Qnanlo all' elezione di Paulo IV, vpJi il libro intitolalo: Conclavi dei Pontefici JloihaW} |wg. 201-21*.