LIBRO aU ARTO. 105 Fù tentata con l’addurre, che l’occafione della Guerra gli dava il modo d’imporre la gravezza del Surfat,'che un'impo-fitione univerfale (opra tutti li Sudditi deirimperio, clic rileva molti millioni ; una gran parte de quali poteva convertire in proprio particolar ufo . Con la milèura dunque di tanti intereifi publici, e privati fu deliberata la Guerra contro l’imperatore, ma con aborrimento de i più prudenti, i quali ò confcii degl’interni difordini dell’imperio prevedevano infaufti eventi j ò quando anco doveifero fucceder felici, mal volontieri li fofferivano prodotti dalla direttone del Pri-fno Vifir , che nella profperità haverebbe fmifuratamente ac-crefciuta la fuperbia, e la violenza. In querta difpoiitione di cofe comparvero i Miniftri del Techelì alla Porta, onde ben accolti, furono rimandati con promclÌe di valide adì-ftenze. Ne prencipiarono anche gl’effetti, poiché l’Anno 1682. portatoiì egli a Buda riceve honori fupcriori alla conditone d’un privato , e col fomento di quel Bafsà , che ufcì in Campagna con 30. mille huomini, occupò la Città, & il Cartel- lo di CaiTovia. Se bene 1 Turchi non fecero all’hora atti hoftili, perche non erano ancora corfi gl’ordini dalla Porta di romper la Guerra, ad ogni modo col calore di tant’arme vicine fecero riufeir l’imprefa; dal che fuccdfe, che la maggior parte dell’Ungheria Superiore entraife nel partito del Tc-chelì. Fù anco con barbara folennità in faccia dell’Efercito con l’autorità del Gran Signore dichiarato Prencipé di quella parte di Regno , che s’eftende verfo le Città Montane, e come tale publicò Editti, invitò popoli alla fua ubbidienza, e con il fuo nome, Sf effigie ftampò monete. Benche foife già imminente il fulmine, languiva trà l’incertezza delle ri-folutioni la Corte di Vienna, & il Miniitro di Spagna, eli fuoi partiali, che haveano ogni loro mira rivolta a gl’anda-menti de i Francefi verfo il Reno, s’affaticavano di periua-der lontano il pencolo, e difereditavano tutte le voci, che fi publicavano degl’apparati dei Turchi. Per adicurarfi però delle loro intentioni fù inviato a Coftantinopoli il Conte Alberto Caprara , con poteri affai ampli per rinovar le tregue ; ma trovò lamentationi così acerbe, e pretenfioni tanto date, che ben conobbe, ch’era inutile il negotio, la Guerra H. Fofcarini. H de- 1681 Sì delibera la ¡urrra contro l'Impera! tre , 1682 Tedili lenito a'Tarchi tccupa Cajfivia . Ti chili dichiarato Principi il' Ungheria . Albertt C*pr,irj inviato per l' Imperatore a Cojlanti-nopoli.