Disse, come era stato in questa legazione mesi quaranta , ed avea cercato di tenere il papa in buona amicizia con questo stato. Il qual papa è fiorentino (1); e tuttavia è buona persona ed ama questo stato ; ma non vorria ebe si aggrandisse più di quello che è ; nè per niun modo vorria vedere la sua ruina. E questi per cagion di Fiorenza ha poca entrata per il papato (2). Le entrate sono di tre sorta : I’ una di annate, dalle quali tragge all' anno ducati centomila; ma la metà delle annate concistoriali, cioè episcopati ed abazie, è dei cardinali. Dagli ufiicii trae sessan-tamila ducati, ed altri sessantamila di composizioni (3). Non ha contanti, perchè è liberale, e non sa tenere I danari ; e poi i fiorentini, che si Tanno e sono suoi parenti, non lo lasciano mai avere un soldo : e i detti fiorentini sono in grand'odio alla corte, perchè in ogni cosa son fiorentini. E si dice che se vuol Tare solamente dieci cardinali, ne trarrà ducati quattrocentomila. E la parola sola : fac ci- (I) Leone X. — Quel tuttavia ci ditvela una piaga delle repubbliche, anzi della più gran parte delle citU italiane »ino ai di noitri, io cui le geloiie e (li odii municipali vannini finalmente «pegnendo. (t) Quantunque Leone »pendette mollo nell' anicarare il governo di Firenze alla tua famiglia e promuoverne anche altrove l'ingrandimento, nondimeno I" entrate del papato non ri ti contornavano a gran pezza. (*) Compotuione diceva»! lo »cambio dei benefizi! con regrewo c riterrà ed altre canoniche ir regolanti, mediante una »omini determinata.