3;ì ! E lodò i due cardinali veneti; e disse che del Cornar», se | vive, è da sperare assai; e che tra i due cardinali nepoti del il ita no, Aix ed Albi, è grande odio; e questo, perchè Albi, ebe è nuovo, si vuol tirare avanti in trattare pel re; •d Aix se ne duole: tanto che il Cardinal di Volterra si ■ielle in mezzo e cerca di pacificarli insieme con desinari. Il papa ha un capitano bargello, figlio di messer Obietto ¿.il Fiesco (1), il quale in Roma ha grande autorità e si fa temere. Non seguono gli omicidi ebe seguivano, massime quando il Trevisano fu oratore al tempo di Innocenzio, cbè non si poteva andare per Roma. Ora tulli vauno seccamente , e non si sente quello che si sentiva prima. Il papa ha dnrento svizzeri alla sua guardia ; ba gente d'urrne: il duca d' Urbino, capilano della chiesa, ed altri tpndottieri ; e in lutto avrà mille uomini d' arme. Tiene in Snlogna alla piazza fanti trecento, ed in rocca fanti du-ornto; e ba mandato agli Svizzeri il vescovo Seduncnse (2) per averne buona quantità ; e si dice che gli avrà, per aver promesso il cappello. In Roma non corre molto danaro, come prima. I cardinali attendono a cumulare per il papato, e il papa non apre mai lo scrigno. Dal papa si possono sperare quattro cose: primo, ebe non ci sia contro nè dia favore ai contrarili ; secondo, che dii brevi in favor nostro; terzo, vettovaglie ; quarto, fanterie e commerci ; ma altro no. Quanto alti capitoli del signor Prospero, lui non si potrà avere. Ne è desideroso e ne. a scritto in Spagna : tuttavia il papa, quando l’oratore tiene parlò, disse: vi daremo chi volete, con modo però he giurino nelle nostre mani di non venire contro la Chiesa, iiovan Paolo Baglione è col papa ; ba cento uomini d' ar- (1/ Il qujl<" ebbe mot 14 parte affli Kaotottnnnli ai Gcaon <1 tempo 4 Carlo Vili fi> di Francaa. (* Mail«« Schmrr , mento ét Stati atllaSniKn, [alloCardinal« tanno t «-fornir.