274 Veniero; il quale, al suo ritorno, satisfarà appieno Vostra Serenità, come ha fatto e fa nelle operazioni sue. Non terrò dunque più a tedio le SS. VV. EE; alle quali, se in questa mia legazione non ho in ogni cosa satisfatto, dirò eh’ esse lo imputino, parte al difetto della umana natura che facilmente erra, e parte alla mia poca sufficienza ; ed accettino la buona volontà, che, senza dirlo altrimenti, esse sanno essere in me, siccome è in ciascuna di esse. Le operazioni poi che seguirono secondo la loro intenzione, e massime la conclusione della pace, così necessaria alla .salute d’Italia, attribuiscano alla Bontà Divina, ed a lei sola ne diano laude; perchè tanto bene non si può nè si deve riconoscere che da lei sola. Notisi, che in voce io dissi particolarmente di lutti i cardinali che sono stati in Corte a mio tempo; ma per non essere relazione molto pertinente allo stato, mi parve superfluo il darla ora in iscritto.