34 Irata del papato; e i (letti carlini nuovi si chiamano giuli. Inoltre, è misero; ha poca spesa; si accorila col suo maestro di casa, e gli dà al mese per le spese ducati millecinquecento e non più. Ha degli argenti assai in armari, per ducati tremila. Fa la chiesa di San Pier^ di nuovo, cosa bellissima; per la quale ha posto certa crociata; ed un solo frate di San Francesco, di quello che avea raccolto per il mondo, gli portò in una botte ducati ventisettemila. Sicché per questo oggetto tocca quanti danari vuole; è gran cosa; si lavora, ma non si compirà cosi in fretta ; e ha dato a questa fabbrica una parte dell’ entrata di Santa Maria di Loreto, e tolto a questo parte del vescovato di Recanati (1). Il papa vuol essere il signore e maestro del giuoco del mondo; teme di Francia per Roano; il quale certo sarà papa , per i voti che poi avrà, se non fa altri cardinali italiani. Si dice anche che sarà papa il Sangiorgio, il quale ha gran fantasia ed è cardinale mal andato. Anche il Regino si mette avanti al papato. Inoltre, toccò 1’ oratore, che il signor Costantino Ar-niti si è affaticato per la Signoria nostra ; e che Santacroce e i cardinali francesi fecero di tutto, affinchè il papa non ci assolvesse; fino a dire al papa: questo assolvere è dare di uno coltello nel petto del re. Sono vivi al presente trentotto cardinali; i quali tutti hanno cinquecento e cinquanta ducati d’ entrata. Il Cardinal di Napoli che è il primo, ha anni ottanta; è un vecchio insensato. San Giorgio è gran nemico di Francia, e amico della Signoria nostra; e Santacroce, che è dottissimo, è tutto per il re dei Romani, più che per il suo re di Spagna ec. (I) A questa grami'opera della fabbrica di San Pietro prepone Giulio II il Bramante, e Paolo 111 Michelangelo Buonaroti. Alla maggior parte dei Romani ed anche a molti dei cardinali dolora però la demolizione dell' antica basilica. - La nuoTa non fu reramento Unita che sotto il ponteOcc Sisto V. Altre aggiunte, ma non tutte felici, lurono fatte sotto i pontefici saccesiWi «ino a Pio VI.