108 cenate (1); ma non si può capire nè la qualità nè la forma di quell'edificio. Monte Cavallo è detto, perchè, alla sommità del colle benissimo abitato, vi è una certa macchina d’un pezzo di grossissimo muro, sopra un cantone della quale vi è uno cavallo di pietra, che pare d’Istria, molto antiquo c dalla vetustà corroso; e sopra l’altro cantone un altro; tutti due dal mezzo inanzi, cioè la testa, il collo, le zampe, le spalle e mezzo il dorso. Appresso di quelli stanno due gran giganti, uomini due fiate maggiori del naturale, ignudi, che con un braccio li tengono. Le figure sono benissimo proporzionate, e della medesima pietra dei cavalli; bellissimi poi sì i cavalli come gli uomini; sotto uno dei quali sono lettere maiuscole antiquissime che dicono: opus Fidiae; e sotto l'altro: opus Praxilelis; e il Fidiae è scritto senza aspirato, che doveva essere scritto Phidiae. Vi sono poi molti archi bellissimi, ancora intieri; vi è il Coliseo, eh' ogni altra bellezza sopravanza; e bene ha detto colui: « omnis coesareo cedat labor amphiteatro »; chè, da quella parte che sta in piedi (che ancora è molto grande ) si può comprendere quanto bella ed eccellente fosse tutta la macchina. La forma di fuori è rotonda, e molto grande di circuito; dentro è in forma di uovo, grande come la metà della piazza di San Marco dalla parte delle colonne. Restano anche molle vestigie del Campidoglio, dove ancor oggi si tiene ragione; ed ivi è un bellissimo palazzo, dove abita il Senator di Roma; nel quale v’ è un’infinita quantità di figure marmoree e di bronzo, le più belle c famose del mondo. V’ è uno villano di bronzo che si cava uno spino da un piede, fatto al naturale rustico modo. (I) L« «■smonti descrizioni dei principali monumenti di Roma antica rivelano nei nostri oratori nn sentimento squisito dell' arte, e possono offrire agli archeologi (ai quali specialmente le raccomandiamo} un idea dello »lato e delle vicende di quei medesimi monumenti mi principio del secolo IVI. Ai non archeologi possono servire di lume e di confronto le opere sopra indicale del Nibbr e dei dotti tedeschi intorno a Roma antica e moderna.