Iti lo XVI fino al 15-13, esistono pochissimo Relazioni d’ ambasciatori veneti alle corti italiane e straniere; nessuna, propriamente parlando, della Corte di Roma ; giacché quelle del Fo-scari 1526), del Contarmi (1530), del Soriano (1531) furono composte più tardi, per obbedire alla nuova legge. Sarebbe adunque stato impossibile il cominciare la nostra raccolta col secolo, se ad un dotto ed ingenuo veneziano non fosse venuta la buona idea di stendere dal 1496 al ,1533, giorno per giorno, un ragguaglio continuato degli avvenimenti civili e politici della Repubblica e di tutti gli stali nei quali aveva rappresentanti. Questi era il patrizio Marino Sanuto, il quale ci legò, in cinquantasei volumi in foglio, il magnifico frutto di sue fatiche (1). A comporre gli inediti suoi Diarii servirono (ulti i libri e le scritture della Cancelleria segreta, alla quale, come senatore, gli era permesso 1’ accesso; servirono gli amichevoli rapporti coi magistrati più gravi, coi capitani più famosi, coi prelati più insigni, cogli storici e coi letterati più notevoli del suo tempo. Inoltre , esercitò egli stesso varie e cospicue magistrature; fu presente alle discussioni e deliberazioni di quel Senato, al quale tendevano, siccome a foco, i raggi della parabola italiana, ed in grandissima parte anche quelli dell’europea e dell’asiatica. Non sarà quindi esagerazione il tenere que’suoi Diarii in conto della miniera la più ricca e importante di falli e documenti storici nel mentovato periodo. Con questa abbiamo potuto sopperire al difetto delle Relazioni in quel torno, facendone estrarre i sommarii che n’avea conservati il Sanuto. Il chiarissimo Signor Ranke si era giovato opportunamente di questi stessi sommarii per la composizione della grand’opera; e noi li presentiamo ora, per la prima volta, in tutta la loro interezza al pubblico italiano, tali quali ce li ha lasciati il Diarista, mutatane solamente l’ortografia; la qual cura adoperammo per (ulte le allre Relazioni più o meno scorrette, senza svisare minimamente Io stile e la forma dell’ originale couceHo. E di questa scrupolo- (1) L' originale dei Diarii conservasi dal 1805 nell’ Archivio di Stato a Vienna; e una copia fedele nella Biblioteca di San Marco a Venezia. Un colto e benemerito inglese ne fece uno spoglio, per ordirne i suoi flagyuayli mila vita e le opere di .Varin Santità; 2 voi. in-8°. Venezia, 1837.