— 41 — lavano in numero di 54 453 circa. Dal censimento del 1861 a quello del 1901, ossia in quarantanni di pacifica vita italiana, erano aumentali a circa 96000, forse per il sopraggiungere di altri sparsi in vari nuclei fuori d'Italia, o venuti direttamente dall'Albania ancora sotto il dominio ottomano a raggiungere i fratelli oramai liberi cittadini in libero Stato. Poi sopravviene il noto fenomeno del movimento migratorio, comune a tutto il Mezzogiorno d'Italia, per cui appena dieci anni dopo (nel 1911) sono già scesi a 90670 circa ; e aggiungendosi intanto con le successive generazioni e con l'istruzione obbligatoria 1’ assorbimento del dialetto albanese da parte della lingua italiana, nel censimento del 1921 li troviamo ridotti a soli 802S2 circa. Per questi ultimi motivi si prevede che andranno ancora diminuendo a poco a poco, se non sopravviene — dopo gli ultimi eventi storici — un nuovo flusso migratorio dall'Albania o dall'estero in terra italiana. I.e isole etniche albanesi in Italia risultano oggi distribuite in 4S Comuni, e precisamente: X. 29 in Calabria (prov. di Cosenza 22, di Catanzaro 7); X. 5 in .Sicilia (Palermo 5); X. 5 in Lucania (Potenza 5); X. 5 fra Molise e .1 hruzzo (Campobasso 4, Teramo 1); X. 3 in Puglia (Foggia 3, I.erre 1); X. 1 nella Campania (Avellino 1). Veramente qualche autore conta un numero di località italiane alquanto superiore ; ma la somma di tali cittadini alloglotti può variare di poco.* Parte degli Albanese d'Italia segue oramai in religione il rito latino: altri seguono invece il greco unito oppure il greco scismatico. H. Cfr. M. Bo«*e«il : libane 11 ¿Italia. (Ri». I-i difr*» drlln rana a. II. n. 14). Ruma, iroggic II.