|N>lra negoziare meglio di quello che ha fatto lui; che i»or sua mala sorte, nulla ha |>otut» ottenere dal papa in questa sua legazione. E laudò I' orazione che fece il suo successore al papa nella prima udienza; e ciò disse in mezzo al suo arringo a certo proposito, aggiungendo che quegli sarà gradito a Sua Santità. Ed essendo disceso dalla tribuna, il Prìncipe, giusta al solito, lo commendò molto dicendo: questi sono uomini da mandare attorno come legati; ed altre parole che non occorre scrivere. E nota, che io di sopra ho tralasciato, come nella detta relazione il prefato messer Marino Giorgi parlò di tre altri cardinali, cioè: del Cardinal d' Ancona (I), che Tu quello che ha gran fantasia alla giurisdizione del Golfo, per far benefizio agli anconitani, a' fiorentini e ad altri sudditi del papa, e soprattutto a Ferrara. Tuttavia ci ha fatto il breve dei pievani, che è bella cosa. Poi del Cardinal del Monte, il quale .... (2); e del Cardinal de' Grassi (3), bolognese;, stato in questa Terra; che sono tre savi cardinali. Inoltre disse di quel di.....ferrarese (4), il quale ebbe tre sentenze conformi in Rota, nè gli bisogna altro che la sentenza esecutoriale contro la Signorìa nostra, per le diecimila staia di frumenti, che furono tolti, a' tempi di guerra, dai nostri che erano......e voleva scomunicare ec. e il detto cardinale trovò tale espediente che era stato preso Giustobello. E cosi lui oratore tolse a provare, ed è vero, che questo avvenne mesi quattro avanti la pace fatta con tutta Italia, nella quale si rimettono hinc inde li danni fatti; dun- (I) Pietro degli Accolti, di Areno, vetcovo di Ancona, fallo cardinale da Giulio II. (*) Anioni» del Monte San«ovino. fatto cardinale da Giulio II, c zio di uu altro cardinale di que«lo nome, che fu poi Giulio Ili. (SJ Achille dei Graui. del quale abbiamo già fatta menzione. (») Credo che >i accenni al cardinale Ippolito d' Efle, il quale volerà dai Veneziani un rUarcimenlo dei danni cagionati al di lui fratello Alfon»o nelle •correr* del IMS. — Jié d'Antonio Gennari, né della »comunica della comunità di Chioggia, trovai memoria.