• * 107 vedere. Le tavole erano quattro, 1’ una dietro all’ altra, e distanti I' una dall’ altra la entrata d’ uno che volesse passare per sedervi; e tutti sedevano di dentro. In capo alla prima tavola era il cardinale, e appresso di lui il duca d’ Urbino, che alloggiava in quel palazzo nelle stanze di sotto. Nell’altra sedeva il patriarca di Aquileia, con molti vescovi ed arcivescovi della nazione. Poi v’ era la tavola dei gentiluomini e d'altri, vestiti alla francese, piena sì dentro come fuora, da circa quaranta persone. Il pasto, per essere sabbato, fu di pesce; e ve ne furono in grandissima copia, acconci in varii modi. Sua Signoria è vescovo Por-tuense, e può averne sempre grandissima copia dove si pigliano. Pure, un solo pesce fu pagato diciotto ducati d'oro, cioè uno storione; il capo del quale era maggiore di quello d' un gran manzo. Vi fu un' infinita quantità di vini; e dopo il desinare ( che durò poco meno di sei ore ), vennero alcuni musici, tra i quali una donna bruttissima, che cantò in liuto mirabilmente. Ora, levati da tavola e presa licenza, gli oratori andarono al Palazzo del papa, con ambi gli ambasciatori cavalieri, vestiti di restagno d'oro a maniche ducali, foderate di cremisino; dove stettero non mollo spazio di tempo, per visitare II Cardinal Campeggio (1), che ha ivi le sue stanze. È gentile ed umano, e il più saputo fra i cardinali che siano in corte, di età circa trcDtasei anni, bello e molto aggraziato; dal quale proviene ogni faccenda di corte; per essere tutti i fiamminghi, intimi del papa, molto inesperti e duri a prendere tali pratiche. Molte vestigie di bellissime fabbriche antiche oggi si veggono in Roma; tra le quali appresso Monte Cavallo, una parte del palazzo di quel padre dei letterati, del buono Moti) Lorenzo Campeggi. bolognete. creato cardinale da Leone X nel 1117 e adoperato in rane importa» Irnrroe legazioni in Inghilterra e in Germani». K per la toa dottrina e per li prudenza politici egli era beo degno degli elogi dei noairt oratori.