105 La chiesa attorno attorno e da alto in basso è lavorata di musaico, come di tarsia, di porfidi serpentini e d'alabastri, che è impossibile a descriverne le bellezze; e così ogni loco benché sia antico, n'è pieno; e v'è gran copia di porfidi serpentini e d’ alabastri e d’ altre pietre, che paiono gioie (1). Poi a Santa Croce in Gerusalemme, titolo del reverendissimo Santacroce, fabbrica nuova fatta da Sua Signoria. Si fabbricava tuttavia, e si lavorava ad alcune cornici e volte di alcune porte, di una pietra raccolta dalle anticaglie di tanta estrema bellezza, che un picco! pezzetto di essa saria degno d'esser legato in oro e di portarlo per bellissimo anello (2). Di qui si va a Santa Maria Maggiore, che è dentro Koma, tempio bellissimo di grandezza, e pieno di belle colonne e di pietre preziose lavorate a musaico in grandissima copia; chiesa molto allegra, dove si fa la festa della Madonna della Neve; perchè un gentiluomo romano, molto ricco e nobile, non potendo avere da sua moglie figliuoli, si votò alla gloriosa Vergini-Maria, se gli nasceva un figlio maschio, le fabbricheria una chiesa in suo nome; e fu esaudito, e fece far questa chiesa; e pregando Dio, di rivelargli dove si avesse a fabbricare, la mattina seguente, addì sei di agosto, trovò dalla neve coperto tanto spazio, quanto bastò per fabbricarvi sopra quella gran chiesa, che è la più bella delle sette chiese, e che costò assai danari (3). Di qui si va a San Piero; sicché si principia a San Paolo e si compie a San Piero. Il giorno di San Marco, gli oratori furono alla sua (I) Quella builtca fu quui intieramente riedificala Mito Innocenzo X (IMO) (t) Non