331 gno, come già fece papa Pio 11 (1) ; il che sarebbe bene , perchè Sua Santità aggrandirebbe il suo sangue senza far molo o perturbazione in Italia. E già si parla, che Sua Beatitudine sia per comprare il ducato di Sessa; ma fin qui pochi sono che lo vogliono credere. Quanto al signor Pier Luigi, Sua Santità ha mostralo di non tener molto conto di lui; ed è stata dura molto in permettere che venga a Roma a stanziare; forse così consigliata da chi le voleva bene: pure, da alcun mese in qua, Sua Beatitudine l’ha tolleralo. Quel Signore è anche giovane; non passa gli anni quaranta, nè vi aggiunge; mostra buon ingegno e, per quello che ho negozialo seco, si mostra assai riservato, nè si lascia dire di attendere a voler stato Ma queste son cose che alla giornata si vanno poi misurando, e per lo più mutano, presentandosi qualche occasione, come molti vogliono credere che sia questa di Camerino, sebbene lui nè altro di casa di Sua Santità vogliono confessarlo. Questo ben si vede, che ora esso Signore comincia a negoziare, nè dispiace al papa; e certo Sua Santità non ha altri con cui possa meglio e con più confidenza conferire che col detto signore suo figliuolo ; benché non si vegga che sino ad ora conferisca molto seco, nè che fin qui abbia piacere di dargli molta autorità: il tutto potrà meglio conoscersi alla giornata (2). Sua Santità non ha alcuno fin qui, che si vegga, con cui si consigli, massime nelle cose di stato; forse perchè, essendo stata tanti anni cardinale, si confida molto in sè stessa e nell’ età sua. E sebbene il cardinale Palmerio (3) sia molto intimo suo, tuttavia è compagnia da pasti e da aver seco qualche spasso, e non da consulta in cose gravi; non essendo lui persona da ciò, e non avendo gravità d’intelletto. (1) Pio il (Piccolomini) aveva comperato il ducalo d'Amalfi per un suo nipote. (i) Come tutti sanno, gli diede in seguito anche troppa autorità. (3) Matteo Palmieri, del quale si è fatto cenno nella relazione precedente.