101 Dandolo tutte e due le spalle, e piegandosi se lo tirò al volto e gli baciò ambe le gote con una cera allegra e con grande umanità. Esso orator Dandolo aveva indosso una vesta di restagno d’oro a manicbe strette, foderata di zendado cremisino; il manto di panno cremisino, donatogli dalla Signoria, foderato di vaio grigio con dieci bottoni d' oro sopra la sinistra spalla, e una grossa catena d'oro al collo. 11 Moce-nigo aveva, sopra una vesta di seta, un manto simile, ma dall'alto al basso foderato di ermellini, con le code e i bottoni d' oro, ma senza catena. Il Giustiniano aveva, sopra una vesta a maniche strette di raso cremisino, un manto di panno coi bottoni d'oro, ma foderato di cremisino. Gli altri, Pesaro e Foscari, un manto simile, ma senza bottoni; il che parve alquanto strano alla brigata: <* tutti furono cosi accolti dal Ponteflce. Poi furono chiamati a baciare il piede al papa li gentiluomini eh' erano venuti con essi oratori. E il Grimani e il Cornelio, quando Matteo Dandolo andò alla sua volta per baciare il piede, dissero al papa: Beatissime Pater, kie est /Uius claritsimi oratorit seniorit: e Sua Santità lo benedi un'altra volta, raccogliendolo con grata cera. E fino i famigli di stalla baciarono il piede al papa; e questo baciare durò più di mezz’ora; e intanto il papa ragionava cogli oratori. Poi si levò, e data la coda del paramento sulle braccia all' orator Dandolo, se ne andò nella sua anticamera, che è un camerino quadro a volta di bellissime pitture; dal quale insino in terra pendevano da ogni banda bellissimi arazzi nuovi, la maggior parte di seta, e per terra era un bellissimo tappeto che la ropria tutta; e nella faccia da man manca un baldacchino di bellissimo soprariccio d’oro, simile a quello del tribunale; sotto il quale era una bellissima cattedra di veluto cremisino ricamata d'oro e fornita di pomelli d’argento lavorati d' oro colle arme di papa Leone; e intorno intorno molli scabelli da sedere. Presso alla porta della camera di