145 San Marco, in luogo di Matteo Dandolo. Durante questa dignità, fu nel 1571 Tatto nuovamente Riformatore dello Studio di Padova; e nel 1572 coli Vincenzo Mnrosinl, Andrea Badoero c Paolo Tiepolo, ambasciatore di obbedienza a Gregorio XIII per la sua assunzione al pontificalo. Allo stesso Gregorio tomo ambasciatore straordinario ai '20 d’aprile 1573, per giustificare la Repubblica della pace fatta con Seiimo imperatore dei Turrhl; al quale ufficio sodisfece il Da Ponte con tanta prudenza, die non solamente gli riusci di placar l'animo di Gregorio soverchiamente commosso, ma eziandio a persuaderlo della giustezza delle ragioni che mossero il senato veneziano a ciucila pace. Nel 1571 fu uno dei Procuratori deputati dal senato a portare l'ombrello ad Enrico III re di Francia, venuto a Venezia. Il quadro che dò rappresenta, sta nella sala detta delle Quattro Porte nd palazzo ducale, di mano di Andrea Vicentino. Nell’anno medesimo 1574, fu il Da Ponte per la terza volta Riformatore dello Studio di Padova ; poi dd 1575 ancora Savio del Consiglio; e finalmente al 10 marzo 1578 fu eldto a doge di Venezia. Il suo reggimento fu molto pacifico e fortunato, come si può veder dalle storie. Regno U Da Ponte anni sette, mesi quattro, giorni undici, e passò all'altra vita al 30 di luglio 15X5, d'anni novanlaquattro. Oltre la serie dei Dispacci al Senato ed altre scritture pubbliche del Da Ponte, parte delle quali stanno nell'Archivio generale, e parte era nella libreria della famiglia ed altrove, si ha traccia di alcune cose da lui composte, ma non si sa, se, e dove oggidì sussistano. Esse sono: I* Orazione ad Egidio da Viterbo, detta nella Chiesa dello Spirito Santo, per congratularsi a nome del Senato della sua assunzione al Cardinalato. (1517) II* Orazione funebre a Girolamo Adorno ambatcialore di Carlo V in Venezia. (1523; III* Orazione Ialina a Bona Sforza, regina di Polonia, per la tua renula a Venezia. (1556) IV» Orazione tenuta ai Padri del Concilio di Trento. (1561) V* Trattato contenente alcune cote intorno alla CUeia di S. Marco ( citalo dal Foscarinl a pag. 173 della Letteratura Veneziana. > VI* Alcune opere geometriche, una delle quali Intitolata la Squadra motel* (citata daH'Alberid, pag. 61) Tre altre poi ne abbiamo nd manoscritti senza nome, ma che pure con giustissimo fondamento possono considerarsi per sue. La prima è: ■ Vitcorto ¡opra la pace fatta dai Veneziani col Turco dopo la guerra di Cipro neli'anno 1573 ». Quest'operetta analoga a qudla che ne ddlò Paolo Panila, i attribuita al Da Ponte in un codicillo del secolo XVI, già posseduto dai patrizii Balbi, ora da Emanuele Cicogna, col numero DCCCCI- Altre copie di questo discorso, ed anche con diverso titolo, trovami tn parecchie librerie veneziane. Cbe poi il suddetto Discorso venga giustamente attribuito al Da Ponte, si può anche dedurre da do, ch'egli ebbe in quest'aliare moltissima parte, e che fu inviato, come si é Voi. ni. I»