385 stato di Vostra Serenità, nel Friuli, ottomila della legazione di Bologna, e cinquecento ducati il mese che gli ha assegnato il papa, di quelli che capitano in mano del datario, per sua provvisione, oltra quello che gli vien donato, che è molto più di quello che si può credere. Gli altri due fratelli sono, l'uno duca, l'altro marchese, tutti due di stati nuovi: l’uno del signor Marcantonio Colonna, l’altro del conte di Bagno (1). Il duca è molto modesto e gentile, e nel maneggio suo procede di modo che ognuno rimane sodisfatto. Ha costumi molto gentili, usa buone parole con tutti, e buoni fatti, quando può; parla molto bene delle cose; ha per moglie una di casa Alide, con la quale ha due figliuole; 1’ ultima, nata quando era alia corte, al battesimo della quale io fui invitato come ambasciatore di V. S. insieme con l’ambasciatore del re Cristianissimo; ed ha un solo figliuolo, il quale fu investilo del marchesato di Cavi, ch’era di Marcantonio Colonna, il medesimo dì che a lui fu dato il ducato di Palliano. Esso si dimostra tanto tenero della moglie e di questi suoi figliuoli, principalmente del marchesino, che molli, quando non fosse napoletano ( che questa troppa tenerezza verso i figliuoli dicono esser propria di quella nazione ) lo ripren-derebbono, che eccedesse troppo i termini in questa parte. Esso ha carico di capitano generale della Chiesa; per il qual carico riscuote per quartiero novemila e sessanta ducati; cioè, tremila per il capitanato generale; quattromila du-gentosettanta per dugento cavalli leggieri; seicento per sessanta alabardieri; e gli altri, che sono mille cento e novanta ducati, per li colonnelli e capitani. Ha da spendere, oltra di questo, quello che gli dà di utile il nuovo ducato; che sono da cinque in seimila ducati, oltra li presenti che sono (t) Giovanni Caraffa, dura di Palliano, tolto con altre terre a Marcantonio Colonna ; e Antonio Caraffa, marchese di Montebello, e d’altre terre nel Montefeltro, delle quali fu spoglialo Gian Francesco da Bagno dc'Conli (ìuidi. Voi. VII. 49