2oi DELL* HISTORIA VENETA 1686 vocatione de Santi Vito, e Modefto, eiTendo (lata capitoia-(f/’mfon ta ^a re^a nc^ gi°rno della ^?ro Feftività. L’acquirto di Na-doivtmti. varin perfuafe l’imprefa di Modon , verfo il quale preie la marchia l’Éfercito per terra , e vi comparve nell’ ifteffo tempo l’Ar-mata di Mare . Il giorno vigefimo fecondo di Giugno fi diede principio alla linea della circonvallatione, che reftò irr pochi giorni terminata . E’ fondata la Città di Modon fopra un suo/tu,' Promontorio, che eftendendofi nel Mare la bagna da tre parti. figura* Quella, che guarda la terra verfo tramontana è occupata da un Cartello, che la difende per fronte. E’ quefto proveduto di foifa affai ampia, che paffa da mire a mare, & è per la maggior parte tagliata nel grebano con una contrafearpa affai elevata, e tutta incamiciata di pietra. E’dominato da Un' eminenza , che orizzontalmente lo batte, e fignoreggia la Città, infilala porta, & il ponte. Nell’ altra eftrem irà, ove termina la Città fui Mare in dillanza di 30. paffr dalle mura, vi ftà una picciola opera di forma ottagonale ,con duplicato recinto , chiamata volgarmente la lanterna , che ferve per difender il canale, & a coperto della fuddetta, fotto le mura della Città a Levante, fi vede formato dall'arte un picciolo mandracchio, già capace di fette, ò vero otto Galere , fe bene al prefente , per effer jrtato di gran tempo trascurato, può fervire appena per pochi Legni minori. Le mura intorno alla Città fono di mediocre altezza, fenza terrapieno, interfecate da alcune Torri quadre angufte , incapaci d’Artiglieria, e che le fervono più d’ ornamento, che di di-fefa. Accampate le genti fotto la Piazza, e difpofte le batterie de i Cannoni, e de i Mortati, fi formarono due at* tacchi al Cartello , condotti dall’ Ingegnier Verneda , e Baflì-gnani con la difpofitione delle Truppe Maltefi, e Pontifìcie per l’una parte, e. delle Venete, e Milanefi per l’altra. La gara delle Nationi accelerò l’opere , & in poco tempo fi trovò fuperata la contrafearpa, & aperto l’adito allo sboccare nella foffa. Alla prima chiamata, che li fece il Capitan Generale, rifpofero gl' Affediati arditamente rimproverando ^ v^ta i difenfori di Navarino, e proteftando una fangui-nofa diiefa. Ma incenerita la Città dalle Bombe, diroccate le difefe, e vicino il minatore, atterriti dali’efempio infelice di