278 stra di amare molto le lettere, sebbene lei non sia letterata, e presta pure favore ai letterati. È Sua Santità molto religiosa e cerimoniosa in Chiesa ; e certo niun altro si vede più graziata e devotamente celebrare ed eseguire alcune ecclesiastiche osservanze , di quello che fa Sua Santità ; servendola in questo anche molto la musica, arte a lui molto propria ; di sorte che è fama , il papa essere delli buoni musici che ora siano in Italia. Sua Santità comunica assai liberamente ; ed io per me non trovo che, in cosa pertinente a stato, la sia proceduta con grande dissimulazione. È ben cauta ; e quelle cose che non vuole s’intendano, più presto le tace che dirle sotto falso colore. Tutte le azioni e qualità commemorate in Sua Santità fanno credere, come ho detto, che la sia di complessione malinconica. Ma certo, come tutti li medici concludono, è falso ; i quali affermano , lei essere di complessione sanguigna e collerica ; e perchè discorre benissimo, questo proviene dalla benignità della complessione sanguigna. È ben vero che Sua Santità è di un cuore frigidissimo, il quale fa eh’ ella sia dotata di non ordinaria timidità, per non dire pusillanimità ; il che parmi però di aver trovato comunemente nella natura fiorentina ; ancorché la gioventù fiorentina abbia mostrato altrimenti in questa ultima guerra , forse per la necessità. Questa timidità è causa che Sua Santità è molto irresoluta e molto tarda a risolversi, e seppur si risolve è molto facile a mutarsi ; non già per cosa di momento ( chè questa saria opera da savio ) ma piuttosto per causa vile e di poco momento. Il pontefice si trova ora in corte presso di sè quattro cardinali suoi congiunti : Cibo, Salviati, Ridolfi e Medici ; e de’ suoi trovansi ancora ivi la duchessina, il duca Alessandro , e Jacopo Salviati. Il Cardinal Cibo è figliuolo del signor Franceschetto, figliuolo di papa Innocenzio ; e la ma-