169 gli ordini dei Savi a niesser Gasparo Contarini : cioè, clic per l’innanzi non gli si aveva scritto intorno alla cosa di Ravenna e di Cervia, avendo la Signoria nostra aspettato il nuncio del pontefice che venisse in Collegio, come egli scrisse che doveva venire e parlare in nome di Sua Santità; il quale non essendo ancora comparso, dovesse egli continuare per la votiva risoluzione di questa materia ; non mancando di tutto quello che si aspettava dalla destrezza e bontà del suo ingegno : e quando il pontefice perseverasse nella durezza sua, dovesse ricorrere al favore di Cesare, usando con Sua Maestà tutti quelli accomodati e riverenti modi che gli presteria I' occasione e la qualità della nostra giusta ed onesta dimanda. Tra i quali ci pareva molto convenire di usar I' opera del gran cancelliere e di messer Andrea Doria, che tanto amorevolmente si aveva offerto : e per più gratificarselo, usasse seco il mezzo di messer Federico Grimaldi, il quale doveva partir da Venezia per ritrovarsi insieme con lui a Bologna : infine che dovesse avvisarci d'ogni successo, sicché ogni giorno si avessero sue lettere. Queste lettere furono deliberate dal Senato ; ma v' ebbero molti che non le vollero. Fu anche deliberato di largo giudicio, di scrivere due mani di lettere a messer Alvise Gritti ; una in risposta delle ricevute innanzi 1’ arrivo di messer Giorgio suo fratello in questa terra ; I’ altra circa la relazione fatta dapoi venuto. Quanto alla prima, la Signoria si rallegra e congratula col Vaivoda re Giovanni della restituzione sua nel regno d'Ungheria, e gli significa tutti li successi delle cose d'Italia. Quanto alla seconda, loda la deliberazione del Signor turco di voler lasciare da una parte il Sangiaco con trentamila cavalli, ed altri trentamila dall' altra nei confini d' Ungheria ; ed ordina a messer Alvise che persuada il magnifico Ibraiin pascià, clic tal deliberazione succeda. Conciossia-chè . avendo quasi tutti i signori d’Italia acconce e adal-