117 una Trotta di camere e camerini molto gentili, sì di fabbrica come di silo: e questo è 1' alloggiamento del papa. Da un’ altra parte, pur contigua a questa, da man manca, vi sono infinite camere e camerini e salotti, in uno dei quali abita un pittore fiammingo, giovine di meno di treni' anni, molto eccellente per quello che si vedeva da alcuni quadri che teneva lì dove lavorava ; cioè due ritratti del papa tanto somiglianti, che pareva di veder lui: ma i ritratti sì dipinti come incisi che si vendono lì in Roma, non gli somigliano. Il papa è di anui sessantaquattro, di una ciera e faccia allegra e gioconda, quanto sia possibile. Ora partiti di belvedere, andarono a casa; e spesero il mercordì seguente in far incassare, in far visite e commiati. I.a sera il Daudolo andò a cena dal cardinal Cornelio, e il Giustiniano dal Pisani. Il quale Cornelio è in grandissima estimazione a Roma e molto amato, forse più che qualunque altro cardinale; e di continuo ha la casa piena di gentiluomini romani. Tiene una bellissima corte; fa un bel trattamento; nè mai v'è settimana che due o (re fiate non mangino alla sua tavola due o tre cardinali: il Pisani e I' Orsini spessissimo; e tutta casa Orsina è di Sua Signoria; sempre ha la casa piena di Orsini. La casa sua è in Borgo, per dove debbono passare i cardinali quando vengono da Palazzo; e come sono dirimpetto (chè vi è dinanzi una bellissima piazza ) Sua Signoria dice: monsignore reverendissimo, state a desinare con noi; e cosi monsignore reverendissimo ? e tanto li prega, che vi restano ot I' uno ora I' altro. Il cardinal Pisani è in ottimo nome, mollo amato, gentilissimo e costumatissimo ; ha presa abitudine di cortigiano e nella lusinga e nei gesti. Cenando, come ho detto, a casa del cardinal Cornelio, gli oratori ebbero nuova che un corriere da essi spedito a mezzo giorno per Venezia, era stato ritenuto sulla porla di