101 torno a sessanta miglia e la larghezza intorno a tren-tacinque. Confina il ducato d’Urbino, anzi è innesso con lo stato di Santa Chiesa, della quale esso duca è feudatario, e con quello del signor duca di Fiorenza : e paga ogni anno sua eccellenza per tutto lo stalo che possiede alla santità del pontefice, per il censo e ricognizione, scudi duemila dugento quaranta. L’entrate di questo principe consistono in possessioni , gabelle , ed allre rendite per la somma di circa centomila scudi ; e quando volesse aggravare li suoi popoli , non è dubbio alcuno che ne cavasse molto maggior somma. Ma volendo seguire li costumi de’suoi maggiori , di attendere principalmente alla conservazione dello amore de’suoi popoli, si contenta di lasciarli in questi termini , e vivere egli con manco denari. Di niuna città che possieda il detto signor duca cava egli maggiore utilità che della città di Sinigaglia per rispetto della tratta dei grani, che si fa da quella; e per questo, serenissimo principe, è difficile ottenere da sua eccellenza ordine che si cavi f'romento per questa città di Venezia solamente; perchè, per il partilo fatto con vostra serenità, dovendosi scontare le tratte con denari già prestati, e non pagarle in contanti, verrebbe sua eccellenza , quando proibisse il trarre grani per altro luogo, a restar privo del maggioree più importante membro della sua entrata. Nel qual proposito avendo scritto assai abbondantemente per mie lettere, mentre io mi ritrovavo in Pesaro, mi basterà dire ora che nè il signor duca , nè li suoi ministri la vogliono intendere, che l’obbligo di sua eccellenza di non lasciar trarre grani per altro luogo che Venezia s’intenda più