3o 6 veneziana con più di quaranta Ebrei, e diversi Turclii sopra essa, non volle in alcuna maniera che fosse data loro alcuna molestia, non per altro se non perchè do-veriano esser sicuri come in casa di amici.4 Onde intese sua altezza tulle queste ragioni, mi dette ogni maggior soddisfazione, col far subito liberar la nave come io desiderava e ricercava. Ma per soddisfare a quanto da principio promisi, e per poter ormai iiuirequesto mio ragionamento, concluderò in due parole con dire, come sua altezza s’intenda con gli alili principi e poi con questa serenissima repubblica; perchè sebbene non ha stalo ed è di condizione molto diversa dagli altri, è nondimeno di tal qualità, che la volonlà sua può apportar giovamento, e nocumento alle cose della cristianità. Con li principi d’Italia di maggior considerazione, sta (per dire il vero) poco bene; perchè col papa è in mala soddisfazione per le cose di Genova, dalle quali succedettero molte parole assai fastidiose da ogni parte; tuttavia sua altezza cerca guadagnarsi l’animo di sua santità facendogli ogni sorte di ossequio. Di Savoja non resta soddisfatto, e sebbene 1’ uno e r altro si scrivono lettere, dandosi del serenissimo e dell’altezza, veramente non vi è buon sangue insieme. Di Firenze e Genova non dirò altro, essendo chiara e pubblica la reciproca e mala soddisfazione e volontà d’ ogni parte. E per uscire d’Italia, lasciando la serenità vostra nell’ultimo luogo, dico, che dell’imperatore nell’intrinseco non resta molto contento, parendogli forse che sua maestà cesarea non tenga quel conto di lui che gh par di meritarli, e che forse avesse caro che fosse abbus-