279 qualsivoglia principe di quel regno; ed il re cattolico quando gli scrive gli dà dell’ illustre, con tutto che la maestà sua sia quella che lo elegge in vita insieme con i consiglieri sopranominali. Essendosi fin qui detto del Consiglio, il quale è il secondo uffizio dei tre principali di questo regno, destinato all’ amministrazione della giustizia nelle cose dove non siano interessi del patrimonio del re, e detto ancora degli uffìzj soggetti ad esso Consiglio, resta da dire alcuna cosa del terzo uffizio, che si chiama la Camera della Sommaria. In quest’uffizio si rivedono tutti i conti del patrimonio del re, e vi si riducono le appellazioni delle differenze di molti altri uffìzj inferiori destinati all’amministrazione di detto patrimonio, si in Napoli come in tutte le provincie del regno; e alla giurisdizione di esso sono soggetti tutti quelli che trattano le cose del detto patrimonio, e tutte le cause civili o criminali, relative all’amministrazione sua , non possono esser riconosciute da altri uflìzj che da questo o da uffìzj da esso dependenti. Quest uffizio della Sommaria è pur di grande autorità,ed in particolare quella del luogotenente che l’ha in vita, come si dà ancora quello del presidente; nè mi pare fuori di proposito dire alcun particolare degli strani modi che si tengono per l’elezione a questi uffìzj, acciò intesi dalle signorie vostre eccellentissime possano maggiormente gloriarsi della loro esemplar giustizia , non contaminata da doni nè da speranze di premio alcuno. La maggior parte degli, uffìzj che il re cattolico concede nel regno di Napoli, massime ,quei di Cancelleria, del Consiglio di S. Chiara e della Camera della Sommaria, che sono quei tre dei quali ho latta principal menzione, non li concede se non a per-