451 al Mante, il qual si chiama Sa» Giorgio, il (piale con molto ordine le governa, e dispensa alli partecipi del Monte, avendo sempre considerazione di tenere qualche fondo di sustanza per quelli bisogni straordiuarj che possono accadere alla giornata; e questo è un negozio quale è governato con gran diligenza dalli principali cittadini della terra, partecipi di quel monte: il quale ha lauto credito, che alli bisogni del pubblico per la conservazione della repubblica, prontamente sovviene di tutto quello che può, e portano li casi di necessità. Perchè non solamente mira a trovar danari, che questo lo fa sempre e senza fatica alcuna, e tanti ne troveria quanti ne fossero nei privati che sono assai; ma ha l’occhio e considerazione sempre alla conservazione del credito con li partecipi del Monte, e la casa sua è in tanta reputazione, che detto uffizio troveria anco in un istante un milione d’oro ogni volta che volesse con due o tre al più per cento; e cava il denaro in due modi, o col crescere qualche cosa sopra le dogane, dazi, diritti, e sale, o vero con mancar qualche porzione,per qualche anno, alli partecipi di detto luogo; li quali in questo anco sono contentissimi, etiam che avessero mancato del consueto, sapendo che questo procede da causa necessaria e fedelmente consigliata. Salivi molti crediti nella somma dei conti del detto monte, quali alla giornata crescono e moltiplicano a benefizio pubttico, con intenzione di sminuire li dazj e gabelle del sale ed altre. E questi crediti escono da donativi o legati di privati cittadini, che lasciano al detto magistrato di San Giorgio. E veramente si può dire con verità che questo luogo è governalo benissimo ed ogni di meglio; e son più