»91 Ho lasciato per mio successore a quella corte il durissimo messer Girolamo Lippomani genliluomo delle qualità rare e onorate, che sono benissimo conosciute dalla serenità vostra e dalle signorie vostre eccellentissime, il quale con il suo valore e con la sua prudenza satisfarà a quello, in che io avrò facilmente mancato. Ho avuto per segretario mio messer Alvise Lundi qui presente, giovine certo di bellissimo ingegno, e molto discreto , il quale per la diligenza che ha usata nel servizio della serenità vostra , si rende anco mollo degno della buona grazia e liberalità sua, ed io l’assicuro che è di tale spirito ed ingegno, che le potrà fidare ogni importante negozio , dei quale ne riuscirà sempre con onore. Nel mio partire mi mandarono il signor duca e madama quei presenti, che sono a’piedi della serenità vostra, dei quali n’è padrone questo eccellentissimo senato ; che però avendo considerazione alle molte spese che ho avuto fare nelle carestie degli anni passati, nei quali a Torino s’è pagato il fromento per più di quattro mesi còntinui sei scudi d’oro il sacco, e al ritrovarmi ancora, insieme coi miei fratelli, un debito alle spalle di più di trentacinque mila ducati (il quale se bene noi potessimo lasciar di pagare, per esseri beni nostri condizionati, niente di meno perchè vogliamo dimostrarci non manco amorevoli all’anima di nostro padre, di quello che siamo tenuti ed obbligati, siamo risoluti di voler in quel miglior modo che potremo in ogni maniera pagare) però con ogni sommissione supplico la serenità vostra , e le vostre eccellentissime * Del quale segue Relazione.