4y trata, per le vendite che ho detto, non resta di netto nella camera più che 4°0j°00 ducati. Del i5Go il re ridusse gl’interessi che si pagavano a diversi, quali erano sino a tredici per cento, ed anco una parte fino a diciotto, tutti a cinque per cento, in modo che S. M. avanzò da i5o,ooo ducati, tanto che il netto viene ad essere da 55o ducati, o veramente tanto meno, quanto che l’entrata delle tratte non si mette per cosa certa; e sopra di essa molte volte il re fa doni ed assegnamenti a diversi, onde non se ne può valere nelle spese ordinarie. Delle straordinarie è cosa difficile a potere esprimere la giusta quantità; ma il duca di Sessa ne cavò una gran somma, ed in breve tempo, perchè in 25 mesi che governò quello stato, nell’ ultima guerra con Francia, ne cavò due milioni e 70,000 scudi d’oro, computato però quello che trasse dalle rendite delle gabelle accresciute, e questo oltre l’entrata ordinaria, che importò intorno ad un milione e sette in ottocento mila ducati. Questo è il danaro che entrò in mano sua; perchè è da notare che quando lo stato mette le imposte sempre le vende con molto interesse per cavarne il denaro pronto nelli termini che il re lo domanda; e quelli che lo comprano danno gran stipendio a quei che lo riscuotono, e quando non sono pronti a pagare al loro tempo li pignorano e straziano; talché infine la somma, che dal predetto duca è stata fatta cavare, è stata molto grande. E governato questo stato da capi la maggior parte spagnuoli, il che nasce non tanto dal favore, quanto dalla confidenza che il re mostra in questa nazione , perchè li castellani delle fortezze tutti sono spagnuoli, e