254 Non manca però sua altezza di vederne ogni giorno quante glie ne veiigon date, ed in espedirle procacciare quanto può in dar soddisfazione con le risposte; all’aìjsignazioue vuol che sia presente il principe, e per l’ordinario, letta che siala supplica,sia il primo a dar il suo parere, e rare volte avviene, per lo spirito grande che ha, che non s’incontri con lo parlare del signor duca suo padre. Il duca ricupererà in gran parte l’animo de'suoi sudditi di Piemonte, se procurasse di dar soddisfazione ad ognuno con le risposte , e fare quanto può per non negare quanto gli vien richiesto. Ma da ognuno vien tenuto per fermo, che niun’altra cosa gli ricupereria la devozione de’ sooi popoli iu tutto e per tulto , che quando qualche poco li alleggerisse del peso delle gravezze, le quali in vero, considerata la qualità del paese e degli abitanti, che sono uomini senz’industria, sono troppo grandi ; e si può vedere da questo, che gli antecessori di sua altezza , includendovi il duca Car- lo suo padre, di tutto lo stato che possedevano, (e ciò era anche stimato molto) computato l’ordinario, non coglievano di più cento mila scudi all’anno, ed il duca presente ne cava ottocento mila senza Ginevra e Losanna. De’ quali denari, per essersi messo a vivere ritiratissimo, per avere cessate molte spese soverchie, asìai gliene avanza da tutte le altre spese, compresa la milizia , fabbriche, galere, la casa, e quello che dà al duca di Nemours suo cugino germano,officiali di giustizia e di guerra, ed altri stipendiati, donativi ed altre sue minute spese, non spendendo più di trecento mila scudi in tutto. E perchè cominciò a mettersi iu questo sparagno cinque anni sono, essendosi prima disimpegna-