a4» restò abbandonato da tutti, fuorché da tre, unode’qnaìi fu il colonnello Guido Piovene, gentiluomo vicentino, del quale ragionerò più abbasso. E sebbene si contristava assai nell’animo, e cadeva quasi in disperazione d’aver a stare sì miseramente, tuttavia si risolse di dover fare anco prova di pazienza, e sforzando la mala contentezza continuò a seguire l’imperatore, dal quale l’anno del i540, che tenne la dieta in liatisbona, e fece l’esercito contra protestanti, ebbe il primo carico di guerra , che fu di generale dello squadrone dei dugento gentiluomini della sua corte, carica onoratissima per la molta nobiltà di lulte le nazioni che marciavano sotto la sua condotta o cornetta , e per essere stimato un corpo di gente che potesse affrontare fino a tremila cavalli, come si vide nella battaglia del 47 dove restò prigione il duca di Sassonia, nella quale sua altezza riportò infinita lode da ognuno, e specialmente dall’imperatore Finita questa guerra non ebbe più carico alcuno, ma in questo tempo tenue sempre compagnia al prin cipe di Spagna, accompagnandolo al suo ritorno fino in Saragozza. Ritornato di Spagna passò in Piemonte, e perchè era rolla la guerra fra il re cristianissimo e l’imperatore, ebbe da Cesare il carico, che era di Fabrizio Colonna, generale delle genti d’arme , con essergli accresciuti , oltre li sei mila primi scudi di trattenimento, tre mila sei cento di più, sotto D.Ferrante Gonzaga, che era generale supremo dell’imperatore a quella guerra 1 Lettera dell* Imperatore al Priucipe di Piemonte ditta da Insprnck ^ 9 dicembre 1551. Altra lettera di Fernando Gonzaga data da Casale il 29 dello stesso mele. Voi. V. 16