317 e nell’altro di questi luoghi fanno capo al mare, e fanno un poco di ridotto a piccole barche. A Pesaro avevano ben pensato i duchi passati di far porto , il che sarebbe tornato loro di grandissimo beneficio per introdurvi il traffico, per ripartir le mercanzie che tutte vanno in Ancona, e render la città più popolata e di maggior profitto del duca; ma sin ora non se n’è visto effetto alcuno, forse perchè le difficoltà si sono scoperte maggiori che essi non si credevano; ed alcuna volta veramente non basta l’arte, quando in qualche parte non ha per compagna la natura. In vista di questa spiaggia periscono ogni anno molli sudditi della sublimità vostra, che navigano sotto vento con mercanzie e vettovaglie , massimein occasione delle fieredi Recanati, Nocera ed altre ; e questi miseramente periscono, e capitano in mano di corsari con grandissima ruina ed infelicità delle povere case loro. A questo tanto danno facilmente potrebbero rimediare! principi padroni di quella spiaggia, e lo farebbero se i sudditi loro fossero interessati e partecipi del danno e del pericolo, come quelli della sublimilà vostra. Ma perché i loro non navigano , nè esercitano la marinaria, non curano anco la salvezza altrui. In tutta la costa della Puglia, incominciando da capo di Otranto, vi sono a Marina alcune torrette, come sa bene la sublimità vostra, sopra le quali si fanno ordinariamente le guardie, che con segni e contrassegni danno indizio di sicurtà o di sospetto d’inimici, e per questo di raro alcuno capita »‘ale in questi mari, purché navighi con i debili ordini ed avvertimenti del paese. La medesima vigilanza si vede in alcune parti di Genova, massime verso Nizza e Marsiglia , dove sopra torrette e colli si fanno le guardie