a83 persona di grande ingegno ed esperienza, e favorita assai dal signor don Giovanni d’ Austria , appresso la cui altezza è stata sempre al tempo della lega, ed è ancora. Per quello che fin qui ho detto, la serenità vostra avrà iuleso la grandezza del regno di Napoli per il sito, per l’abbondanza, per la frequenza delle città e terre e gente, e per la forma del suo governo, e per la qualità di alcuni signori principali. Resta ora a dire di quello che agli stati è di maggiore importanza e più considerabile; che è l’entrala e spesa di esso. Quanto all’entrata, cava sua maestà cattolica di questo regno, un anno per l’altro, da fertile a manco fertile, d’ entrate ordinarie e straordinarie due milioni e trecento cinquautacinque mila ducati in questa maniera , cioè; per pagamenti fiscali, per i quali si pagano due ducali in circa per fuoco, ducati un milione quarantamila dugento quarantotto; per i pascoli di animali d' ogni sorte che s’afiittano per il re in Puglia , ducali dugento venticinque mila; per il donalivo ordinario ducati cinquecento mila; per la dogana degli animali, tratte e dazj, ducati dugento quattordici mila cinquecento; per decime del clero, con diverse altre entrate che lascio per schivar molti particolari tediosi e per poter attendere ad altre cose, ducati trecento settan-tacinque mila dugento cinquantadue, che monta in tutto a ducati due milioni trecento cinquantacinque mila. Di questa entrata il re ne tiene impegnata ed alienata la metà, parte in vita di chi la tiene, parte con carta di relrovendendo, e parte in perpetuo. L’altra metà va in pagamenti ordinari si di uffiziali come della cavalleria, galere, e fanteria che tiene, della quale parlerò trattali-