168z Placati i Turchi ci» Vcsborfo eli loo rrnllt fiali. Dlfappro-vnto dalla República , che richiama ptraì il rm ilo a Vt-artia , Prtf'ffrit- iti fatte , perche non Jt efiqutjfe il fistiar» dei Baila , ricettate dui Sfiati, 96 DELL’ HISTORIA VENETA ti, s'induiìe il Bailo ad accordar l’esborfo di centofettan-tacinquemila reali per il Gran Signore, venticinquemila per il Primo Vi/ire, Se altri tanti per gli altri Miniftri , con che s’imponefie. filentio allaffare . Il trovarli il Gran Signore armato con potentillimo Efercito, che già s’incami-nava verfo Belgrado contro l’Ungheria, e l’Auftria, come feguì, il conofcer il Primo Viiir di genio averío alla República, fecero apprender al Bailo poilibili i pericoli anco per la Dalmatia nella vicinanza di tante armi , onde credè utile configlio fopir la memoria del fucceffo ad ogni partito. Terminato in tal maniera il trattato in Coftanti-nopoli non incontrò in Veneria l’approvationc, anzi come fono gli animi facili ad accenderfi a gli aviiì difpiacevoli, acri efclamationi inforfero contro il Bailo . Gli fù data colpa d’haver ecceífo le fue commiilioni, così nella fom-ma , come nell’ordine del negotio ; poiché l’intentionc del Senato fù , che qualche denaro s'impiegaffe con fe-crete forme per guadagnar ¡I favore de’Miniftri , ma l’es-borfo fatto in Caifa Regia produceva per la República troppo gravofo efempio di renderla temuta anco per gl’ accidenti particolari, che fuccedevano fenza l’ingerenza delle lue armi , e de fuoi Magiftrati , e d’altra publica co-gnitione . Fù però privato il Bailo della carica , obligato a fubito deponerla , e condurli a Venetia alle prigioni del* li Avogadori. Fù inviato Giovanni Cappello Segretario del Confeglio de Dicci a portar il denaro pattuito , & agitar le cofe publiche fino a nuove provifioni ► Fù opinione d’ alcuni, che li doveife dar efecutione al trattato ; Se anca dopo partito, il Cappello, Giovanni Grimani, c Luigi Morefini Savii di Terra ferma incoraggiti da i buoni lucceili., che in quei giorni felicitarono le Armi Chriftiane fotto Vienna , propofero di far foilecita efpcditionc per trattenere la fua andata a Coftantinopoli. Ma il Senato prudente conobbe, che ne i Miniltri fi poiìono ben punire le trafgreifioni , ma la fede una volta a loro concelTa non deve rivocarii. Soggiungevano anco i riguardi de’Mercanti Veneti dimoranti in Colfantinopoli , Se altrove , che s’ha-Tcrebbcco inoocentemeiitc elpoffi a gl’inf^ki, Se alla rapa-