3og le mie lettere vostra serenità che è seguito in Napoli diverse volte, e fra le altre al tempo del cardinale Gran-vela , onde ne nacque la misera perdita della Goletta. Oltre di questo potendosi esser sicuri , che mentre starà fuori di Spagna sua altezza, comanderà sempre all'armata, non è se non bene mantenersela grata e bene riconciliala; perchè conoscendo il mondo una buona inclinazione dell'altezza sua verso la sublimità vostra, questo farà per conseguenza non pur credere ai Turchi che l' unirsi con Spagna sia sempre in facoltà della repubblica, (il che a mepareria che si dovesse pubblicare, e fare anco saper 1' ordine ch'egli tiene dal re di venir con l'armata dove da vostra serenità fosse chiamato), ma faria stimar maggiormente questo dominio dagli altri principi cristiani, e col favor di sua altezza , ( massime quando avesse maggiore autorità) si poiria sperare di ottenere qual si voglia cosa dalli stali, che ha in Italia sua maestà cattolica. E quel che è di molta considerazione sarà 1' ottener così che li corsari cristiani non diano molestia a’vascelli veneziani, come largamente mi promesse sua altezza di fare; e quando anche perla morte di sua maestà , o per altro avvenimento, disegnasse o gli venisse fatto un giorno di avere uno stato in Italia, essendo tutte le cose possibili, o almeno dovendo li principi savi che governano stati, prevedere e provvedere da lontano, non saria se non gran servizio nostro che non avesse questa nostra repubblica per diffidente. Ma lasciando questi pensieri, che da me sono stati brevemente accennati per riferire quello che mi è venuto a notizia, essendo che spesso quel che si teme non viene, e quel che si spera inganna , concludo che non