a;4 sola di essa fariano, come han fatto l’altre volto, moto d’importanza. Vi sono molti corpi santi e gran quantità di reliquie, e tra queste, ch’io ho vedute in Napoli, due ne sono da me stimate grandemente; l’una delle quali è il sangue di S. Gennaro, protettore della città, in una ampolla, il quale di sodo che suole esser sempre, eccetto in tempo di peste odi guerra, che alquanto si altera, scongiurandosi qualsivoglia volti» colla testa dell’istesso santo visibilmente si liquefà; e l’altra è il sangue di S. Gio. Battista, che pure ho veduto liquefatto, e venir tanto chiaro quanto un rubino, nel giorno della sua decollazione solamente: e questi si possono chiamare miracoli veramente vivi, e bisogna per necessità che chi li vede li confessi, come faccio io insieme con tutti li gentiluomini che erano meco. Oltre li titolati che ho nominati vi è in Napoli gran quantità di privati cavalieri, e gentiluomini ordinari, quali fanno gran professione di nobiltà. Sono cortesi e molto affezionati a questa serenissima repubblica, come anco i principi e titolati sopradetti, dai quali per certo sono stato grandemente favorito ed onorato. Vivono molto alla grande stimando vergogna l’attendere alle mercanzie, e persino alle cose domestiche in persona. Spendono tutto il tempo nell’esercizio delle armi, la maggior parte a cavallo, riducendosi da li in poi ognuno al seggio suo, che è stimato da loro gran testimonio della nobiltà , come che non fosse anco nobile uno che non sia di seggio. Questi seggi non sono altro che cinque piazze deputate e così chiamate, cioè Nido, Capuana , Montagna , Porto , e Portanuova , ed in ciascuna di queste, a certi tempi nominati,si riduce ognuno alla sua , ed eleggono ogni anno un numero di tauù