■20 molto del giudizio e della prudenza di questa donna. La quale nel partire mi pregò che volessi ringraziare vostra serenità del favore che le aveva fatto, degnandosi di consolarla con un suo ambasciatore, ed insieme raccomandare lei, li figliuoli, e lo stato alla fede e pietà , per usare le stesse sue parole, della serenità vostra; e perchè a questo proposito io giudico, che sia necessario intendere alcuna cosa dello stato di Monferrato, io ne dirò quel più di cui in cosi breve tempo mi son potuto informare. Nel i536 fu investito il signor duca e la signora duchessa dello stato , che era già ritornato nell’impero ’, da Cesare con condizione che mancando la linea mascolina succedesse la femminina , oltrachè sua cesarea maestà confermò tutti li privilegi concessi da Carlo IV e da altri molti imperatori sino a questo giorno. Li suoi confini sono con la Savoja, Saluzzo, Genova, Svizzeri, e Milano. Nello stato sono tre città, Alba, Casale, Acqui; e trecento sessantasei castella, delle quali ne sono tre della istessa bontà ricchezza,e fortezza, che sono le città , Trino, Vuspiano e Verulengo, 1’ uno dei quali è in mano del signor duca, il secondo de’Francesi, il terzo degli imperiali. La sua entrata innanzi le guerre di Savoja era di circa quarantamila scudi ; ora , parte perchè si è impegnato per tredicimila scudi, parte per le ruine che hanno portato le guerre, non ne rende più di diciotto in ventimila. Questi signori di Monferrato hanno molti privilegi. Lo stato è obbligato a far le spese in ogni luogo ove il signore vada cosi a lui come alla corte per tre giorni : ricevono pure quei signori in dono al nascimento dei figliuoli, ed al matrimonio delle figliuole, una gran 1 Come feudo.