Q^B^Q^SKS&Q ©^■^’©^Si'© Serenissimo principe 1 ed eccellentissimi signori; quand’io fui mandato ambasciatore al serenissimo don Giovanili d’Austria, non pensai dapprima che mi convenisse far relazione al mio ritorno d’altro che di quei semplici offizj, per occasione dei quali io fui mandalo a sua altezza, ma essendo poi piaciuto a vostra serenità ch’io mi fermassi così lungamente in Napoli, siccome i rispetti di stato hanno dato materia a vostra serenità d’altra deliberazione, così lian dalo maleria a me d’altro ragionamento; e dove pensavo di spedirmi in due mesi di quella legazione, mi è bisognalo slarvene nove; edove io credevo con una breve e pura informazione di complire con questo senato, mi veggio sforzato dall’occasione e dall’accidente ad entrare più nella gravità della relazione che a tenermi nella semplicità del ragionamento. E se bene il principe, dal quale io ritorno, non è di quella considerazione della quale sogliono essere i principi che governano il mondo, mi è nondimeno parso di dover parlare di quel regno dove l’ho ritrovato, ed in questo ragionamento verranno molte * Luigi Mocenigo doge.