373 quanto ora Carnose per nobiltà, altrettanto già più felici per libertà. Ora poicbè ìnedesiniainente figliuolo della paceèlo splendore eh# sogliono tenere i principi, é necessario che in questo luogo dica alcuna cosa intorno ciò appartatamente. Mantiene il granduca una corte o famiglia assai considerabile, la quale, eccedendo per dire il vero il termine di duca, non arriva però a quello dei re. Imperocché tiene buon numero di gentiluomini divisi sotto due ordini, della bocca e della casa, con gran numero di officiali e ministri. Ha di più al suo servizio intorno a sessanta figliuoli tutti di gentiluomini ed alcuni disi- O O gnori, i quali fa educare con molta diligenza in ogni servizio ed esercizio. Per guardia della persona, e per dignità , tiene cento alabardieri; ha di più treutasei staffieri, e molta altra gente per li servizj necessarj, nelle quali tutte cose fa assai convenevole spesa, oltra le dame ed altre elle servono la granduchessa nelle sue stanze. Ha nelle sue stalle intorno a cento cinquanta cavalli usciti dalla sua razza; tra questi vi sono molti corsieri, ma molti più giannetti, ed altri cavalli d’ogni sorte, ed ognuno nel grado suo è convenevolmente bello. Quanto ai palazzi poi , imitando questo principe i costumi de’suoi maggiori, i quali nella privata fortuna vollero con animo regio preparare l’abitazione ai principi che dovevano uscire dal loro sangue, mostra anche esso la medesima dilettazione, fabbricando in molti luoghi; ed al palazzo di piazza, ove abita, fa una giunta di più di cinquanta stanze, con una sala per rappreseli lare commedie, il pavimento della quale sarà più allo da un