LIBRO (IU ARTO. m gli Elettori di Baviera, c di SaiTonia, feceilfuo folcirne'in-grelTo, portatofi a dirittura nella Chicfa principale per render gratic a Dio, c poi nell’antico Palazzo; refo per all’hora il nuovo incapace d ciTer habitato. Il giorno Seguente fi portò a vedere l’Efercito, ftando il Duca di Lorena, & ognuno de* gl’Elettori, & alrri Prencipi alla tefta delle loro truppe . Con-dottofi all’accampamento di quelle di Polonia, fù incontrato dal Rè, e fi avanzarono i Cavalli tanto, che vi fù luogo al darfi la mano. Fù il primo il Rè a complire ; e corrifpofto dall’imperatore con cortefia , poco durò il congreffo . Comandò il Rè al Prencipe Giacomo fuo Figliuolo il bacio della mano all'imperatore, che lo ricusò , ma replicato il comando fù da effo teneramente accolto. Ufarono lo iteffo atto di rifpetto il Generale, e glabri Capi principali, e reftò applaudita la bella moftra, che in qucll’occafionc fecero le genti Polacche. In tanto, che correva il tempo tra il complimento, & il riftoro dell’Armata, fuggiva il Vifire; ma molte delle fuc genti difperfe in piccioli corpi per la Campagna furono dif-fatte dalle partite de i Cefarci, e dagl’Ungheri fedeli, e quella forfè fù la ftrage maggiore , che ricereife l’Efercito Tur-chefco. Durò per tutta la notte follccita la fuga, e la mattina lo fopragiynfero li Prencipi di Moldavia, e di Valacchia . Col continuo concorfo de i fuggitivi fi trovò il Vifir un numerofo corpo di gente, col quale fi fermò per tre giorni nelle Campagne di Giavarino. Prefo a pena refpiro fece levar la vita ad Ibrain Bafsà di Buda, incolpato in apparenza di mala direttione nell’occafionc della battaglia fotto Vienna , ma in effetto odiato dal Vifir, e temuto come un te-ftimonio autorevole , che poteva accufar i fuoi errori . Era quefto huomo di gran valore, e fa fua morte fù una gran perdita all’imperio. Lo havea con franchezza di animo più volte riprefo, perche fi confumaife con lente attioni il tempo , che ferviva a gl’imperiali per unir i foccorfi . Per non fen-tir i fuoi rimproveri lo allontanò dal Campo, elaunì al Te-chelì con fei. mille huomini, e folamente nel fine fù richiamato all’Eicrcito. PaiTati frettolofamente i Fiumi Rabniz, e Rab, tagliati i ponti, giunto a.Strigonia, mandò un corpo H. Fofcarini. I di 1683 ¿ili' Trnpe, rittirt in Vnnna , Sut slbae-t»meni» al jy d i Pittiti* , Optr*tìi»i del Vifir doppo la fu-l* ■ /