I 22 difesa ili Villafranca, e per offesa di quegli altri colli che polriano darle molestia. Il qual forte per esser molto angusto, e per questo mal sicuro, ha deliberato sua eccellenza di fargli una trinciera da una parte e dall’al-tra , dove possa comodamente tener sei in otto mila fanti in tempo di bisogno; e in questo modo, oltre alle altre comodità, si assicurerà che alcuno non possa accampar tra Nizza e Villafranca senza sua ruina. Il porto è molto grande, e capace di grandissimo numero di vascelli; ma non si può veramente dir porto, perchè essendo molto più largo nella bocca clic non è nel fine, resta poco sicuro dal mare: per questo ha disegnato sua eccellenza di far una darsena vicino al forte per sicurtà delle sue galere e de’navigli che capiteranno in quel luogo, per assicurarli specialmente da’garbini, che dicono libecci , la quale è di già principiata. Vi sono ancora nel contado di Nizza, ai confini della Provenza, tre luoghi, nei quali tiene il signor duca presidio: l’uno è Giletta, eli’è un castello fatto l’anno passato sopra un monte inaccessibile; e questo per opinion mia è veramente forte sebben piccolo, perchè da ogni banda ha grandissimi precipizj, salvo che dalla parie della terra per dove si va nel forte, che anco è luogo così stretto , che può da pochi uomini esser difeso, e tutto battuto dall’artiglieria del castello. Vi sono poi la Clusa e il Pog-getlo , li quali non sono così sicuri come questo, ma dariano assai travaglio ed impedimento a chi pensasse d’assalirli. Questi insomma sono i luoghi tenuti forti negli stati di sua eccellenza di qua da’monti. E tutto questo paese non molto abitato, perchè nell’ultima descrizione che fu fatta 1’anno del sessanta-nove per causa della carestia , non furono trovate più