4a « ne fu causa , che Francesco Sforza restò e si conservò a duca di Milano.» Queste parole non disse già con animo , che credesse poter fare che a’suoi bisogni vostra serenità pigli l’arme per sua difesa , come già fece per quello, perchè non è a gran giunta di tanto interesse a questo stato che vi sia un particolar duca in Piemonte come in Milano; ma con animo che facendole conoscere, che ancor del suo essere in casa lei si può prevalere, e che lui è pronto a farle servizio,»] generi da questo una più stretta inclinazione verso lui che sia possibile. Pertanto io crederei che sua eccellenza , stante le cose in questi termini, non abbiada mancare in lutti quelli oflìcj coi quali potrà mostrarsi grato ed affezionalo alle cose di vostra serenità, come al partir mio con larghe parole mi pregò che ne dovessi assicurare le signorie vostre illustrissime. Con il signor duca di Ferrara credo vi sia buona volontà, sì per lo stretto parentado che ha con sua eccellenza (essendo lui e madama di Savoja figliuoli di due sorelle * ) come anco perchè torna bene a tutti due quest’amicizia , imperocché quel di Ferrara aspetta favori in Ispagna ed altrove per mezzo di Savoja , e Savoja comodità dall’altro in molte cose, trovandosi Ferrara in similitudine come una casa piena di mobili, e Savoja come una tutta sfornita per esser nuova ; poi olirà a questo s’accordano insieme ad un certo modo contra un terzo, che è Fiorenza, con cui Ferrara ba la qnerela della precedenza , e Savoja la competenza del primato de’ duchi d’Italia. È vero che questo signor duca si scandalizzò un 1 Vedasi la relazione! del Boldù,