io6 la per moglie; la qual dama non era di sua condizione. Onde volendo il signor duca disturbare questo matrimonio, e non parendogli di poterlo fare senza qualche risentimento de’Spagnuoli, se non maritava suo figlio in qualche gran principessa d’Italia, si è risoluto di maritare il signor principe nella sorella del signor duca di Ferrara. Dio Voglia conceder grazia a sua eccellenza meritevole d’ ogni bene , che la possa veder gravida , ma io dubito grandemente del contrario. La dote della predetta principessa è stata centocinquanta mila scudi. La delta principessa ha dimandato con grandissima istanza al signor duca, come mi ha detto sua eccellenza e mi fu ancora replicato da essa signora principessa , che sia contenta di farle grazia che possa venire a vedere questa città. Io risposi all’uno e all’altra, che vostra serenità la vedrebbe sempre molto volentieri come carissima figliuola , ma che io la pregava, che se ne venisse in tempo di allegrezza e non di travagli, acciò che vostra serenità potesse mostrar meglio l’animo suo verso di lei. È stata , come sa la serenila vostra sua eccellenza al servizio di questo serenissimo dominio con titolo di governatore generale, e dal pontefice fu fatto capitano generale di Santa Chiesa. Si ritrova sua eccellenza ora al servizio di Filippo re di Spagna con titolo di capitano generale delle genti di sua maestà cattolica in Italia , ed ha di piatto dodici mila scudi l’anno. Oltre di ciò gli vengono pagale da esso serenissimo re cento celate e cento uomini d’arme, per il pagamento defquali e perii trattenimento dei capitani, souo a sua eccellenza mandati ogni annoda sua maestà cattolica trentacinque mila scudi in un gruppo, li quali sono distribuiti come