56 che gli dà ogni anno il signor duca di provvisione, che possono esser in tutto circa quaranta mila scudi. Di questi denari paga tutte le provvisioni e spese della sua corte, e del resto che n’avanza fa molle elemosine, compra qualche argenteria o tappezzeria , e fa diversi doni sendo liberalissima. Si Irova aver un figliuolo, il quale, e come unigenito, e come quella che ha poco più speranza d’averne altri, essa ama soprammodo, e tanto s’estende questa tenerezza, che non risponde con la grandezza dell’altre parti dell’animo suo; e Dio voglia che questo troppo amore nou nuoca alla sanità del figliuolo, il quale se bene è di buona natura e complessione, non può star sempre in uno stato come è l’ordinario de’put-ti : e lei dubitando sempre che sia ammalato, vuol ricorrere alle provvisioni. Questo modo d’allevarlo con cosi spessi rimedj e tanta esquisita regola potria nuocergli assai, non lasciando che la natura da sè possa far il suo corso ed operazione. Ha sua eccellenza continuamente amato ed onorato questo eccellentissimo stato, e tanto più ora lo farà quanto che giudica che questa amicizia torni a grandissima riputazione del duca suo consorte, e possa giovare assai allo stabilimento del principe suo figliuolo; onde per questi rispetti fa tutti quelli o-nori che può alli rappresentanti di vostra serenità, ed io per me confesso di aver avuto così benigne ed umane udienze da sua altezza , che, oltre il rispetto pubblico, ho da restarle obbligatissimo. Che c quanto ec. 1 (i) Finisce colla solita lode del suo successore, che dice essere stato Giovanni Corraro, del suo segretario Lauro Giordano , e col chiedere il rilascio dei doni fattigli nel suo parlile dal duca e dalla duchessa.