349 de’Savojani, e per l' industria vengono ajulati da sua altezza coll’introdurre nel paese l’arte dei traffichi , e specialmente quella dei panni di seta. E poche terre del Piemonte sono quelle nelle quali non si travaglino dei cavalieri , avendo sua altezza per editto fatto piantare delli moreri senza fine, che quarant’anni fa non si sapeva che cosa fossero. Ha fatto anche di queste genti una buona milizia, che qui si chiama cernede, e sin’ora vi sono nove colonnelli, e sono sedici mila soldati, e tutta buona gente compartita in otto provincie, e trentasei insegne, a quattrocento per ciascheduna insegna, e delli suddetti colonnelli chi ne ha più e chi nella meno; però il colonnello Guido Piovene ne ha più degli altri avendone tremila cinquecento. 1 nobili frequentano con poco amore la corte, e il più del tempo s’intrattengono nei loro castelli: sono por lo più poveri e superbi ed inimicissimi dei foraslieri. Non attendono molto alla virtù, e poco s’esercitano nelle armi, tantoché neppure di questa nobiltà si può dire che vi sia un uomo da comandare eserciti. Sono cattolici , eccetto alcuni che abitano in certe valli, e specialmente quelli della valle di Lucerna, dove s’include l’Angrogna, ed alcune altre vicine contigue a quelle del Delfmato, che sono infettissime; fra quelle vi sono da trenta e più terre e veni’ otto castelli, nei quali vi sono le prediche all’ ugonotta, ed ivi in poche chiese si celebra la messa ai cattolici, che credo non arrivino a cinque per cento. Ha gran rispelto il signor duca a ritirare queste genti da questa religione, le quali facendo professione di non averne altra già da treni’ anui, per conservarla