4« 9 scoperti, n conosciuta la protezione che la maestà cal tolica prese di Ferrara, il timore che il duca non facesse scendere i luterani alemanni in Italia , non li avesse ritenuti. Dalle quali tutte cose vostra serenità può molto ben considerare l’animo di questo principe e credere che, sebbene è morto il duca Cosimo,continuando però la medesima emulazione e concorrenza, continui la mala soddisfazione. Con tutto questo, come è uso dei principi che tengano il pensiero nascosto sintantoché si presenti buona occasione di palesarlo, in apparenza han dimostrato sempre e dimostrano questi duchi di essere amici; e questo basti quanto a’principi confinanti. Ma perchè sonvi due grandi principi, l'imperatore ed il re di Francia, li quali sebben non confinano con lo stato di Ferrara, pur li loro stati, essendo all’Italia congiunti e di grande importanza, devono esser considerati da chi discorre sopra alcun principe d’Italia, toccherò anco brevemente delle loro maestà. Il padre di sua eccellenza è stato di parte francese per la consorte sua, madama Renea, figliuola del re Luigi XII; nei suoi primi anni andò in Francia , e col valor suo e liberalità si acquistò la grazia del re Enrico suo cugino, e fu amato ed ouorato dal re Francesco II, suo nepote: ma poi avendo a male che non gli fossero resi i suoi danari prestati a quella corona,e che il signor duca di Fiorenza , per l’autorità della regina madre, fosse assai stimato da ffuella corona, inchinò assai alla parte spagnuola. Ma ora questo duca Alfonso II, per mezzo delli signori di Ghisa suoi nipoti 1 e del cardinale suo fratello, che è protettore di quella corona, è molto amato dal re, ed ha in ' Per Anna sua sorella, vedova di Francesco iti Guisa, padre dei pi-esenli duchi.