vere e nell’esercizio par poco regolala, tanto più è nel mangiare regolatissima, perchè mangia poco per ordinario , e sempre cose di buon nutrimento, come carne di buona sostanza e pesci buonissimi; non mangia quasi mai insalata, nè erbe, nò frutti di sorte alcuna, se non qualche volta,e ben rare,mangerà un quarto di un persico,ovvero uno o due bocconi di melone in tutto un anno. Aborrisce i pomi e tutte le fruite in universale, ma tra l'altre 1’ uva , la quale non può in modo alcuno sentire; di maniera che ritrovandosi in Germania (come ella stessa mi ha raccontato ) un langravio, eh’ era informalo di questo, le fece un brindisi d’un sol grano d’uva; il quale ricusando ella molto costantemente di voler mangiare, fu da tutti quelli eh’erano presenti, e special-mente dall’arciduca Ferdinando, persuasa a mangiarlo per non far discortesia a quel signore: onde ella più che mediocremente alterata , a vendo preso in mano il grano d’uva, disse che non voleva mancar di soddisfare al costume del paese, ma che avvertissero bene di far ancora loro il medesimo, altrimenti la cosa saria passata ad altra maniera ; e confermando tutti che non man-cheriano , prese quel grano in bocca e lo mandò giù come se fosse stata una pillola , e per quanto dice senlì un infinito travaglio , e fu più volte per rendere quanto aveva nello stomaco. Però si fece di poi subito portare un gran vaso pieno d’ acqua , e con quello fece brindisi al langravio, che l’aveva invitato a mangiar l’uva, e Io bevè tutto; di poi fattolo riempire lo fece presentare al suddetto, il quale non potendo inclinar l’animo a beverlo , fece gagliarde resistenze, se bene l’arciduca Ferdinando che aveva esortato il signor duca a pigliar il grano d’uva, faceva il medesimo ufficio di persuader